Amuleti e Talismani sono oggetti ritenuti in grado di influire sulle energie interne ed esterne all’individuo.
Il loro uso è documentato sin dagli albori della storia, ne sono stati ritrovati di risalenti addirittura all’Età della pietra. I due termini non sono però sovrapponibili, ovvero l’uno non è sinonimo dell’altro.
Breve storia degli oggetti “scudo” e “portafortuna”
I primi amuleti di cui si ha notizia risalgono all’età della pietra. Si tratta di piccoli oggetti ricavati da ossa, zanne o corna di animali. Il loro potere era esclusivamente protettivo. I primi amuleti in metallo di cui si ha notizia risalgono all’Età del ferro e del bronzo. Gli oggetti rinvenuti – pietre e monili – venivano utilizzati oltre che difendersi anche per potenziare le capacità del corpo di risanarsi.
Il passaggio dall’utilizzo di Amuleti a quello di Talismani è da far risalire agli antichi Egizi. Questo popolo iniziò a scolpire le pietre energetiche, come il Diaspro, e diede loro forme propiziatorie, come quella dello Scarabeo, simbolo di rigenerazione.
Dagli Egizi in poi, il Talismano deve essere costituito da pietre o da metalli che oltre ad avere qualità positive e specifiche proprie, sono stati arricchiti con azioni e incisioni specifiche, in modo che, chi lo indossa sia sicuro dell’azione e dell’effetto del proprio oggetto sacro.